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Jean Monnet, chi è il padre della Comunità Europea

Jean Monnet, il fondatore della Comunità Europea, è stato un politico francese e importante protagonista del Novecento.

Nato a Cognac da una famiglia di commercianti dell’omonimo liquore, Monnet cresce tra i valori cattolici e quelli del fervente repubblicanesimo nel secolo scorso. Lascia gli studi a sedici anni per trasferirsi nel Regno Unito, e precisamente a Londra, per imparare di più sul commercio del Cognac.

Sarà proprio questa professione a spingerlo a viaggiare per l’Europa e a permettergli di conoscere il mondo, dall’Egitto agli Stati Uniti. A interrompere il suo percorso sulle vie del liquore arriva la Prima Guerra Mondiale. Siamo nel 1914 e Monnet viene riformato per motivi di salute. Comincia così la sua carriera politica.

Jean Monnet e l’Europa

Durante il primo conflitto mondiale Monnet propone al presidente del consiglio francese, René Vivian, un piano per coordinare al meglio il trasporto delle forniture di guerra con gli alleati. Questo primo contatto con la politica lo portò a rivestire il suo primo ruolo internazionale come segretario generale della Società delle Nazioni.

La Società, o Lega, delle Nazioni è stata la prima organizzazione intergovernativa nata per prevenire le guerre nel 1919. Successivamente, Jean Monnet tornerà ad occuparsi dell’azienda di famiglia e di finanza internazionale.

Jean Monnet negli Stati Uniti

Dopo lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e lo scioglimento della Lega delle Nazioni, Monnet viene inviato negli Stati Uniti come rappresentante del governo inglese. Scopo del viaggio, che svolge nel 1940, quello di negoziare una commessa militare.

Si tratta di un altro punto di svolta nella vita del politico che da allora diventa fidato consigliere del presidente Roosevelt. Per Monnet l’America doveva diventare l’arsenale delle democrazie e, sostenendo fortemente questa idea, riesce a far approvare da Roosevelt, nel 1941, il Victory Program.

Sempre nel corso del secondo conflitto mondiale, Monnet diviene membro del Comitato francese di Liberazione nazionale e comincia a maturare le sue idee di europeismo.

“Non ci sarà mai pace in Europa se gli stati si ricostituiranno su una base di sovranità nazionale – dichiara mentre riveste questo ruolo – ciò presuppone che gli stati d’Europa formino una federazione o una entità europea che ne faccia una comune unità economica.”

Dopo la Guerra sarà la volta di servire il generale Charles de Gaulle realizzando per lui un piano di modernizzazione e rilancio dell’economia francese.

Jeans Monnet e l’Unione Europea

Monnet è unanimemente considerato il padre della Comunità Economica Europea. Nel 1950 il politico francese decide, infatti, che è giunto il momento di progettare l’idea federale di Europa che ha in mente da tempo.

Nasce così la famosa Dichiarazione Schuman, dal nome del ministro degli esteri francese. Sarà lui a pronunciare per la prima volta una proposta europeista attraverso la creazione di una Comunità europea del carbone e dell’acciaio, i cui membri avrebbero messo in comune le loro produzioni.

La CECA è di fatto il primo organismo sovranazionale europeo fondato da Francia, Germania occidentale, Italia, Paesi Bassi, Belgio e Lussemburgo. Un primo passo verso la futura Unione Europea.

Nel 1952 Jean Monnet è primo presidente dell’Alta Autorità della Comunità europea del carbone e dell’acciaio. Questo accordo economico ha però come obiettivo un progetto costituzionale che comincia a prendere forma con il “Comitato d’azione per gli Stati Uniti d’Europa” che promuove proprio Monnet.

La sua esperienza americana lo aveva convinto che la strada giusta per l’Europa non fosse la creazione di uno Stato federale bensì la sovranazionalità. La sua strategia si concentrò sulla formazione di coalizioni sovranazionali, formate da élite politiche illuminate da cui sarebbe poi nato il progetto comunitario.

Dalla Comunità Economica Europea all’UE

Dopo il successo della CECA, i sei stati membri fondano la Comunità Economica Europea (CEE) nel 1957 e la Comunità europea dell’energia atomica (Euratom) nel 1958. L’obiettivo è quello di creare un mercato comune, armonizzando le politiche economiche degli Stati membri. Non solo, nel 1962 nasce un organismo regolatore, il Parlamento europeo.

Jean Monnet non farà in tempo a vedere l’UE che nasce nel 1992 con il trattato di Maastricht, poiché muore il 16 marzo del 1979 all’età di 81 anni.

Il coronamento del sogno di Monnet nasce con il passaggio dalla Comunità economica europea alla Unione Europea in cui si parla di moneta unica, politica estera e sicurezza e di una più stretta cooperazione su giustizia e affari interni. Un organo sovranazionale, insomma, che non è più unito solo da accordi economici.

Paesi comunità europea

Oltre all’ampliamento degli ambiti di azione, sono cresciuti nel tempo anche i paesi della comunità europea che nel 1979 erano solo 9, tra cui l’Italia. Negli anni gli stati membri dell’unione europea sono diventati 27.

Ecco un elenco dei paesi comunitari aggiornato:

  1. Austria
  2. Belgio
  3. Bulgaria
  4. Cipro
  5. Croazia
  6. Danimarca
  7. Estonia
  8. Finlandia
  9. Francia
  10. Germania
  11. Grecia
  12. Irlanda
  13. Italia
  14. Lettonia
  15. Lituania
  16. Lussemburgo
  17. Malta
  18. Paesi Bassi
  19. Polonia
  20. Portogallo
  21. Repubblica Ceca
  22. Romania
  23. Slovacchia
  24. Slovenia
  25. Spagna
  26. Svezia
  27. Ungheria

La Croazia è stata l’ultimo Paese ad aggiungersi alle nazioni della comunità europea il 1° luglio 2013.

Jean Monnet nella memoria collettiva

Tuttavia, prima della sua morte Jean Monnet vide il riconoscimento dei suoi sforzi verso la fondazione della nuova comunità europea. Nel 1976, infatti, Il Consiglio delle comunità europee gli assegna il titolo Cittadino d’onore dell’Europa.

Oggi le sue ceneri riposano al Pantheon di Parigi e a Jean Monnet sono intitolate Università e scuole oltre al Jean Monnet Center of Excellence on European Union Sustainable Finance and Law (EUSFiL).

Monnet è ricordato anche nell’ambito del progetto Erasmus Plus – Programma europeo per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport – con un progetto a lui intitolato. Le azioni Jean Monnet hanno lo scopo di “promuovere l’eccellenza dell’insegnamento e della ricerca sull’Unione Europea e, in particolare, sul processo di integrazione nei suoi aspetti sia interni che esterni”.

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