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Job Shadowing: un’opportunità di Erasmus Plus per docenti e insegnanti

Il Job Shadowing è une delle tante opportunità fornite dal progetto Erasmus Plus per la formazione all’estero di docenti, insegnanti, formatori e professionisti. Questo percorso si inserisce nell’ambito delle attività di apprendimento continuo previste da E+, con modalità leggermente diverse dagli altri programmi europei. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Il Progetto Erasmus Plus e le opportunità per i Docenti

Erasmus Plus è il progetto europeo che vede la sua applicazione nel campo dell’Istruzione, della Formazione, della Gioventù e dello Sport con diversi programmi che coprono un arco temporale iniziato nel 2014 e che andrà avanti fino al 2020.

Il progetto si inserisce in un contesto socio-economico in cui la consapevolezza dell’importanza della formazione è ormai profondamente radicata negli individui ed è riconosciuta come una vera e propria ricchezza per l’individuo. La formazione è l’unica arma che permette di accedere a conoscenze e competenze per affrontare le sfide che quotidianamente si propongono nel corso della vita professionale e lavorativa.

Le attività di Job Shadowing per il lifelong learning dei docenti si inseriscono proprio in questo contesto e rappresentano una valida opportunità per gli insegnanti di adeguarsi ai rapidi cambiamenti e alle richieste che derivano dalla società attuale. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che il settore dell’istruzione è teatro di continue e repentine modifiche e richiede docenti sempre più attenti e capaci di adeguarsi alle sfide che si propongono quotidianamente.

L’utilità di un’esperienza Erasmus per i docenti

Il forte cambiamento che l’Università italiana sta vivendo dal punto di vista della differenziazione dell’offerta formativa, dell’implementazione di nuove strutture e relazioni internazionali richiede, come abbiamo già detto, un adeguamento della preparazione del corpo docenti. Un forte aiuto e sostegno sta arrivando dalle Università europee che si aprono all’accoglienza dei docenti italiani e al confronto dal quale entrambi trarre benefici.

Grazie alle opportunità offerte dal programma europeo Erasmus, infatti, i docenti in servizio e futuri docenti potranno usufruire di piani per la mobilità e lo sviluppo professionale in Europa. Ciò significa che grazie ai fondi destinati alla realizzazione del progetto, docenti provenienti da ogni parte d’Italia potranno beneficiare di un’attività formativa europea che potrà essere intesa non solo come un’esperienza utile per la crescita dal punto di vista personale, ma anche, e soprattutto, sotto il profilo professionale.

A seguito della partecipazione all’Erasmus Plus, i docenti acquisiscono competenze e conoscenze che potranno trasmettere ai loro studenti durante il percorso di formazione, introducendo modalità di insegnamento fortemente innovative.

Vediamo meglio cos’è il Job Shadowing e in cosa consiste.

Cos’è il Job Shadowing

Letteralmente, Job Shadowing significa lavoro-ombra ed è finalizzato all’arricchimento in campo professionale, culturale ed umano dei docenti partecipanti.

Il progetto offre l’opportunità di trascorrere un certo periodo all’estero in un istituto (solitamente una scuola, un’università o una qualunque organizzazione del settore istruzione) ed esplorare le metodologie di formazione, il materiale didattico e gli strumenti adottati per acquisire competenze e capacità da riportare nel proprio paese e adottare a propria volta.

Le attività previste da questo percorso, sono un ottimo modo di espandere il proprio network e ottenere nuove intuizioni sul lavoro e sulla formazione, prendendo quanto di meglio si riesce a recepire dai partner esteri, un’esperienza che costituisce un forte valore aggiunto per docenti e formatori che possono in questo modo, scambiare conoscenze e metodi di insegnamento.

Il Job Shadowing, in alternativa a percorsi di formazione più strutturati, rappresenta un’ottima occasione per osservare il lavoro dei colleghi all’estero, costruire relazioni, scambiare esperienze e acquisire nuove strategie di insegnamento e valutazione.

Si tratta sicuramente di attività di formazione meno formali nell’ambito dei programmi di apprendimento continuo che l’Erasmus+ si propone di affrontare, in particolare consente, come abbiamo già specificato, in primo luogo di osservare e scambiare esperienze con i colleghi stranieri e in secondo luogo di insegnare nella propria lingua o in quella del paese ospitante per esercitare le proprie competenze linguistiche e acquisire nuovi metodi di insegnamento e best practices per migliorare concretamente l’attività didattica nel proprio paese.

Non ultimo, uno dei vantaggi di questo percorso sta nel migliorare la collaborazione fra insegnanti di paesi diversi e costituire un ulteriore passo verso la dimensione europea dell’insegnamento.

Come funziona il programma Job Shadowing

Il docente che desidera aderire al Job Shadowing, non deve far altro che scegliere una scuola straniera interessata alla partnership e candidarsi al progetto.

L’istituto può essere scelto tra quelli già inseriti nel progetto Erasmus Plus, contattato sulla base di gemellaggi esistenti tra il paese di provenienza e di destinazione, ricercato tramite internet o facendo ricorso a conoscenze personali; sono molte le modalità con cui scegliere la scuola partner, l’unica condizione è che il Paese nel quale si trova sia tra quelli partecipanti al Lifelong Learning Programme.

L’organizzazione del programma giornaliero viene articolata a seguito del confronto tra il tutor che accompagnerà il docente partecipante per tutto il periodo di formazione e il docente stesso.

Il tutor dovrà affiancare il docente durante la permanenza e aiutarlo nelle sue necessità formative e pratiche.
Questo per consentire di trarre reciprocamente il massimo valore dall’esperienza non solo per l’istituto di destinazione, ma anche per la scuola di provenienza, i cui studenti potranno beneficiare delle novità apportate dal docente formato.

Il Job Shadowing può anche essere considerato il punto di partenza per stabilire contatti utili alla nascita di partenariati per i futuri programmi Erasmus Plus.

Docenti beneficiari del progetto Erasmus Plus

Da un recente studio, pubblicato online dalla rete educativa europea Eurydice, Modernisation of Higher Education in Europe: Academic Staff – 2017, emergono alcune tendenze prevalenti, oltre a due aspetti fondamentali:

  • quasi un quarto degli insegnanti italiani ha usufruito dei progetti attivi nel settore dell’istruzione scolastica, per accrescere il proprio bagaglio culturale;
  • ogni anno che passa aumenta il numero di docenti che partono per svolgere un corso di formazione in altri istituti d’Europa.

Tutto questo si traduce in una forte richiesta di formazione all’estero, che, sebbene spesso ecceda i fondi messi a disposizione del programma, testimonia che si sta andando nella giusta direzione.

L’identikit del docente italiano beneficiario del progetto Erasmus è facilmente ricostruibile dai dati emersi dallo studio.
Si tratta, infatti, principalmente di donne, provenienti dal sud Italia, Sicilia in primis, seguita da Emilia Romagna, Puglia e Lazio. Le docenti che scelgono il periodo formativo all’estero preferiscono corsi di formazione strutturati e, molto spesso, attività di job shadowing.

Requisiti e candidatura

Per candidarsi e partecipare al programma di Job Shadowing è necessario compilare l’apposito modulo disponibile presso gli istituti aderenti oppure l’Agenzia del Lavoro e l’Ente di Formazione più vicini che si occupano della organizzazione dei programmi Erasmus Plus e allegare, al modulo stesso, un invito da parte della scuola ospitante.

Un ulteriore adempimento prevede di allegare al modulo di adesione, il programma giornaliero delle attività che il docente affronterà durante la sua permanenza nella scuola di destinazione e che avrà concordato con il tutor.

Fatto questo, il docente dovrà attendere l’approvazione della candidatura e potrà partire per il suo programma di Job Shadowing.

Docenti all’estero: le mete preferite

La meta preferita? Il Regno Unito, seguito da Irlanda, Spagna, Francia, Malta e Finlandia.

Lo studio, però, non si ferma all’Italia, ma delinea un quadro dettagliato di qualifiche, procedure e condizioni di accesso al programma Erasmus Plus per docenti, basato su un esame approfondito di istituti di 35 paesi e illustra uno scenario davvero interessante dal punto di vista formativo e sociologico.

La formazione, insomma, è sempre al centro della crescita e una fondamentale leva del progresso, soprattutto per i docenti, portavoci della cultura e del cambiamento.

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